Adrien Brody
È ancora molto giovane quando debutta, al fianco di Mary Tyler Moore, nella sit-com televisiva Anne McGuire e, per il cinema, nel film Home at Last diretto David Devries.
Trasferitosi a Los Angeles, ottiene nel 1993 un piccolo ruolo ne Il piccolo grande Aaron, diretto da Steven Soderbergh.
Dopo gli interlocutori Angel e L'ultima volta che mi sono suicidato (prodotti da case cinematografiche indipendenti), il successo potrebbe arrivare nel 1998 con il film, girato in Australia, La sottile linea rossa, di Terence Malick; malauguratamente per Brody, in fase di montaggio molto del suo lavoro svolto viene tagliato.
Ma l'attore non si dĂ per vinto e, sostenuto dal regista Malick, invia all'attore e regista Spike Lee la videoregistrazione del suo provino; e Lee lo sceglie per la parte del sospetto serial killer nel film del 1999 Summer of Sam (Panico a New York).
Diretto da registi di fama come Barry Levinson (nel 1999, in Liberty Heights) e Ken Loach (nel 2000, in Bread and Roses, presentato al Festival di Cannes), Brody č ormai pronto per la consacrazione definitiva nello star system hollywoodiano che (dopo The Affair of the Necklace, del 2001) puntuale arriva nel 2002, quando interpreta l'intensa e commovente parte di Wladyslaw Szpilman, il pianista che grazie alla sua arte riuscì a sopravvivere nel ghetto di Varsavia.
Il film - intitolato, appunto, Il pianista(The Pianist - vedi immagine in alto a destra [1]), per la regìa di Roman Polanski - registra un grande successo di critica e di pubblico e vale a Brody nel 2003 il Premio Oscar come miglior attore protagonista nonché il premio César della critica.
Nel 2003 e nel 2004 ha interpretato i film The Singing Detective e The Village.